CARDIOLOGIA STRUTTURALE IN CENTRO CUORE
Se c’è una branca della Medicina che negli ultimi decenni ha costituito una vera rivoluzione procedurale e tecnologica questa è l’interventistica cardiovascolare che viene effettua quotidianamente nei laboratori di Emodinamica.
E in questo settore l’interventistica cardiovascolare strutturale rappresenta la frontiera degli ultimi anni. Tramite questa disciplina per restringere il campo a quello puramente cardiologico, sono possibili interventi di impianto di valvola aortica e mitralica nei soggetti anziani affetti da stenosi valvolare aortica o nelle varie patologie della mitrale.
Le procedure di TAVI presso il Centro Cuore Morgagni di Pedara sono ormai da diversi anni interventi consolidati. Più particolare e interessante, è l’intervento di Valve In valve Mitralico. Nei giorni scorsi presso il Centro Cuore Morgagni di Pedara sono state effettuate in pazienti già portatori da molti anni di protesi biologiche in sede mitralica ma ormai andate incontro a processo di degenerazione; I pazienti in questione di età superiore agli 80 anni avendo uno stato di compenso molto precario non avrebbero potuto subire un secondo intervento cardochirurgico con apertura del torace e ausilio della circolazione extracorporea per l’altissimo rischio chirurgico.
Sotto il profilo tecnico l’intervento sfrutta la tecnologia già presente ed usata con ampio successo ormai da anni delle protesi aortiche percutanee di tipo balloon expandable.
La procedura viene eseguita in anestesia generale (non perche sia una procedura dolorosa, ma perche l’operatore ha bisogno del supporto dell’ecocardiografia trans esofagea che appunto contempla la presenza di una sonda in esofago durante tutta la durata dell’intervento)
L’accesso eseguito è venoso femorale (quindi non vengono eseguiti cateterismi arteriosi che generalmente sono proceduralmente più rischiosi e delicati); Successivamente sotto controllo ecocardiografico tranesofaego si esegue la puntura tran settale per permettere il transito dall’atrio destro all’atrio sinistro; In seguito attraverso particolari manovre si posiziona prima una guida attraverso la valvola degenerata in apice del ventricolo sinistro, e poi sfruttando l’estrema maneggevolezza e la possibilità di piegarsi del sistema di rilascio si introduce la valvola “Crimpata” sul sistema di rilascio attraverso la vena femorale; si fa percorrere tutta la vena cava inferiore fino all’atrio destro, dall’atrio destro si attraversa il setto interatriale (precedentemente dilatato con un palloncino) si accede in atrio sinistro e poi fin dentro la protesi degenerata; infine si espande la nuova valvola all’interno della protesi degenerata che fungerà da ancoraggio per la nuova e funzionante valvola.
Grazie a questo intervento riusciamo a trattare sia degenerazioni in senso stenotico, che di insufficienza. La procedura può essere eseguito senza l’utilizzo di un solo ml di mezzo di contrasto ed il paziente in base alle proprie caratteristiche generali e di salute può essere dimesso già l’indomani della procedura.
Dott.S.Tolaro
Dott.S.Immè
Dott.ssa C.Tamburino