L'intervista - Dr. Vincenzo Riccioli
Il reparto di Radiologia è ritenuto da medici e pazienti che vi fanno frequentemente visita uno dei punti di forza della casa di cura Morgagni, sia per quel che riguarda il presidio di Catania che per quello di Pedara. Si tratta in effetti di una struttura moderna e funzionale che riesce a dare risposte esaurienti all’utenza.
Merito certamente della spinta propulsiva data all’intero staff dai dottori Emilio Castorina e Vincenzo Riccioli, responsabili del reparto. Ed è proprio il dott. Riccioli il nostro intervistato di oggi.
Dott. Riccioli da quanto tempo fa parte del gruppo Morgagni?
“Praticamente da sempre, da quando mi sono specializzato in questa branca della Medicina. Dunque da 28 anni. Ho avuto comunque contemporaneamente, dal 90 al 97 una buona esperienza nel pubblico, a Linguaglossa, nella struttura ospedaliera che faceva capo a Giarre. Ma erano altri tempi, si poteva conciliare il lavoro nel settore pubblico e in quello privato. Oggi, come si sa, ciò non è più possibile, bisogna scegliere da che parte stare”.
Com’è cambiata la radiologia dagli anni Novanta ad oggi?
“Beh, c’è stato un cambiamento profondo, oggi la radiologia dispone di tecnologie che una volta non c’erano e che favoriscono la ricerca delle varie patologie. E poi anche i medici radiologi di oggi sono al passo con i tempi, nel senso che sanno fare sempre buon uso delle suddette tecnologie. La crescita tecnologica in particolare, in Sicilia, ha avuto il suo epicentro proprio alla Morgagni. Qui infatti il reparto si è pian piano logisticamente allargato, abbiamo a Catania tutto un piano a nostra disposizione. E a Catania siamo stati precursori del cambiamento avendo potuto disporre di apparecchiature di ultima generazione che in qualche modo hanno aiutato la nostra crescita professionale. Faccio un esempio che chiarisce il concetto: dal novembre del 2004 disponiamo di uno strumento che consente la tomografia computerizzata a 64 strati. Siamo stati i primi in Italia a poter disporre della 24 Slice Siemens”.
Lei, con il dott. Castorina, gestisce l’organizzazione del reparto. Incontra difficoltà di qualche natura?
“Assolutamente no. Il nostro staff ha dato sempre segni di professionalità e disponibilità. I dottori Salvatore Antoci, Enrico Campanile e Guido Politi hanno sempre offerto il massimo affidamento. Grazie a loro e al gruppo di tecnici che ci supporta quotidianamente riusciamo a dare all’utenza tutte le risposte che ci vengono chieste, il servizio che offriamo è unanimemente riconosciuto di ottima qualità. Tutto questo nonostante alcune difficoltà...”.
Difficoltà?
“Si, difficoltà. Siamo pochi, il lavoro è massacrante nel senso che la domanda è altissima. Pensi che ogni giorno a Catania facciamo tra 25 e 30 tomografie computerizzate. Devo dare atto a tutto il personale di Radiologia che opera, nonostante i ritmi frenetici, senza guardare orari e turni, di un lavoro di grande livello che ha sempre dato risposte all’utenza. Il personale ai limiti nei numeri è certo un disagio che comunque sopportiamo con spirito di servizio. E devo dire che non è mai mancato l’entusiasmo all’intero staff. Si viene al lavoro con gioia, con la consapevolezza di essere al servizio di gente che ha problemi e che cerca risposte. Il gruppo di medici è affiatato sul piano professionale e sul piano umano. La nostra è davvero una famiglia, eredità del taglio professionale e umano che abbiamo ricevuto dal nostro non dimenticato capo Pier Luigi Bisceglie”.
A proposito di famiglia, la sua?
“Una famiglia come tante. Sono sposato e ho due figli. Francesco sta studiando odontoiatria a Valencia in Spagna, la ragazza, Federica, è invece farmacista e lavora proprio qui, nella farmacia del presidio Morgagni di Catania”.
So che lei, dott. Riccioli, è anche impegnato al Centro Cuore di Pedara...
“Si, infatti. E sono orgoglioso di essere diventato un vero specialista nella metodica coronaro TC. Questa metodica è particolarmente avanzata, sta dando grandi risultati, ed è unica in tutta la Sicilia orientale. C’è davvero di che essere soddisfatti...”
GIGI MACCHI