I giovedì della formazione in “Emergenza e Urgenza”
Un manichino in aula
Anna è soltanto un manichino, eppure è al centro dell’attenzione di medici ed infermieri. Ma soltanto il giovedì. Poi ritorna nella sua valigetta.
Il corpo di gomma dalle esatte sembianze umane offre petto, addome, cavità nasali e l’intera apertura di bocca e gola, all’addestramento per il primo soccorso per il personale sanitario - medici, infermieri e operatori socio sanitari - in servizio nella Casa di cura Morgagni.
Lezioni teoriche, ma soprattutto attività pratiche, sulla organizzazione e sulla gestione dei casi in emergenza, sono adesso un appuntamento fisso, voluto con determinazione dal prof. Salvatore Castorina in particolar modo per tutti i professionisti delle Scienze infermieristiche che operano all’interno del polo sanitario, ma anche per studenti e tirocinanti, affinché venga uniformato, qualificato e aggiornato l’approccio all’emergenza e all’urgenza.
Prof. Castorina: ogni istante è prezioso
“Nei nostri reparti, nei casi di improvvisa necessità, non ci dovrà essere più l’attesa che arrivi il rianimatore, team leader di una schiera di operatori, perché ogni istante è prezioso per salvare la vita – motiva all’inaugurazione delle giornate di formazione, il prof. Salvatore Castorina – così ciascun medico e ciascuno degli infermieri specializzati e qualificati dovrà essere in grado di gestire i primi momenti di emergenza, con sicurezza, padronanza di sé e metodo. Abilità che derivano certamente dalla preparazione universitaria, ma che si affinano e si perfezionano con la qualificazione dei Master, con la formazione continua e soprattutto con l’aggiornamento costante. Per questo abbiamo chiesto ad una professionista esperta, per anni primario di emergenza al Cannizzaro, di occuparsi esclusivamente di questo ramo di attività. Così adesso la dott.ssa Maria Concetta Monea è la nostra responsabile della formazione per l’emergenza”.
Monteleone: un programma per 100 infermieri
All’interno della Sala Moscati, un piccolo teatro con poltrone comode e un grande schermo per le proiezioni, nel cuore del Centro Direzionale Morgagni, un giorno a settimana per una sola ma intensa ora, gli infermieri specializzati di turno si incontrano, insieme ai giovani medici in servizio, con gli esperti di rianimazione, di terapia intensiva e di sala operatoria, per un serrato confronto su tecniche, procedure, metodi ed interventi da adottare in emergenza.
“Siamo quasi 100, soltanto nel Blocco centrale, tra il personale di sala operatoria, quello che si occupa delle degenze e quello impegnato negli ambulatori – dettaglia il dott. Carmelo Monteleone, dirigente degli infermieri della struttura sanitaria catanese – e tutti, a turno, avremo la possibilità di partecipare agli incontri organizzati dalla dott.ssa Maria Concetta Monea secondo un calendario che mensilmente scandirà il vasto programma di formazione”.
Formazione e addestramento
Se ormai è quasi soltanto nei film americani che si vedono scene di concitazione e panico, con corridoi d’ospedale dove tutti corrono affannosamente, è perché sono stati avviati programmi di formazione per gestire l’emergenza, tanto che essa è sempre più una modalità di intervento sanitario in qualche modo prevista.
“Un tempo – ricorda il prof. Castorina, dall’alto dei suoi 52 anni di carriera nell’attività clinica e nella docenza universitaria – nel momento in cui scattava un’emergenza in un reparto, c’era chi correva con un defibrillatore, chi con una bombola d’ossigeno, chi solo alla ricerca del medico titolato a praticare le manovre salvavita. Oggi per fortuna per ogni emergenza scatta una procedura, ma per non cadere nel rischio di “burocratizzare” un momento che gioca tutta la propria efficacia sulla tempestività, sulla sicurezza e sulla lucidità degli operatori, è necessario addestrare tutto il personale per renderlo padrone della scena”.
Monea: sinergia tra medici e infermieri
Se non proprio una promozione sul campo, le giornate di formazione per infermieri e medici, sono un attestato di riconoscimento di un ruolo e di una sinergia che diventano sempre più importanti nelle attività di cura ospedaliere.
“Medici ed infermieri sono parte di uno stesso staff – sintetizza la dott.ssa Monea, pronta a trasformare in azione a vantaggio delle nuove leve i suoi anni di competenza sul campo – e in futuro, ne sono certa, questa sinergia dovrà essere ancora più forte. Per questo è necessario stare al passo con i tempi, se non addirittura anticiparli, come ha sempre dimostrato di saper fare il prof. Castorina, che ora, ad esempio, ha previsto la necessità di offrire una qualificazione comune a medici ed infermieri, per consegnare loro un vocabolario di conoscenze condiviso”.
Maria Torrisi